Expo, i Ticinesi dicono no
Ma la Svizzera ci sarà

No dei ticinesi a Expo 2015. In un referendum promosso dalla Lega dei ticinesi gli elettori del Cantone svizzero di lingua italiana hanno respinto con il 54,5 % di «no» lo stanziamento di 3,5 milioni di franchi (circa 2,9 milioni di euro) proposto dal Governo per la partecipazione del cantone all’Expo.

No dei ticinesi a Expo 2015. In un referendum promosso dalla Lega dei ticinesi gli elettori del Cantone svizzero di lingua italiana hanno respinto con il 54,5 % di «no» lo stanziamento di 3,5 milioni di franchi (circa 2,9 milioni di euro) proposto dal Governo per la partecipazione del cantone all’Esposizione universale nella vicinissima Milano.

Il verdetto delle urne costituisce una vittoria per la Lega ed una sconfitta per l’esecutivo che ha comunque assicurato una presenza del Ticino all’Expo milanese, benché ridotta.

L’esito del voto non è giunto del tutto a sorpresa e riflette un certo malessere nei confronti dell’Italia e della crescente presenza di frontalieri italiani nel cantone.

La Lega dei Ticinesi ha condotto una campagna con slogan ostili all’Italia come «Niente regali alla Fallitalia» ma anche «I soldi dei ticinesi teniamoli in Ticino» ed ha ripetutamente criticato un’Expo 2015 «infiltrata dalla criminalità organizzata». Non appena conosciuti i risultati, il governo ticinese ha preso atto del risultato del voto popolare ma ha anche assicurato che sarà comunque garantita «una presenza, seppur minima, del Cantone all’esposizione universale del prossimo anno a Milano». E questo «unitamente ai Cantoni partner del San Gottardo e alla Confederazione» e «attraverso il finanziamento privato e al fondo di garanzia deciso dal governo ticinese», afferma un comunicato. Il Ticino inoltre «permetterà l’organizzazione di alcune attività di promozione del territorio ticinese. Per contro, non sarà possibile finanziare alcun progetto sul suolo ticinese».

Citato dal sito «Il Mattinonline», sito di informazione vicino alla Lega, il capogruppo della Lega dei Ticinesi in Gran Consiglio (parlamento cantonale) Daniele Caverzasio si è detto “soddisfatto del risultato». Per Caverzasio, «è la dimostrazione che i ticinesi vogliono vedere investiti i loro soldi in progetti più utili. Mi aspetto che il governo si adegui di conseguenza anche nell’atteggiamento: non possono far finta di nulla e continuare a presenziare agli eventi milanesi come se nulla fosse successo». Comunque sia, il voto ticinese non rimette in causa, la partecipazione della Confederazione elvetica a Expo 2015. La Svizzera sarà presente con il progetto «Confooderatio Helvetica».

A livello nazionale in Svizzera si sono svolti altri referendum. Gli elettori svizzeri hanno respinto con il 61,9% dei voti un’iniziativa della sinistra per una cassa malattia unica, che avrebbe sostituito le casse malattie private attuali, così come una proposta di riduzione dell’Iva nel settore della ristorazione, bocciata con i no al 70,6%.

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